Il ruolo di un’organizzazione nella destinazione in cui deve essere svolta un’azione è fondamentale per una ONG come Pozos sin Fronteras.
Il lancio di progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo è più complesso di quanto si immagini. Per cominciare, è essenziale il coinvolgimento di un’istituzione locale per le questioni di comunicazione, operative e, soprattutto, burocratiche. Per questo c’è la figura chiamata controparte locale, che gioca un ruolo fondamentale.
Ma qual è la controparte locale? È un’istituzione, di solito una ONG, del paese in cui si intende svolgere l’azione. Questa organizzazione è fondamentale per portare a compimento il progetto poiché, attraverso di essa, è garantita una maggiore efficienza nel soddisfare gli interessi della popolazione locale.
In effetti, è questa controparte locale che conosce meglio i problemi del sito e l’azione esatta a cui è più urgente allocare gli sforzi. La sua analisi della situazione è molto più vicina alla realtà e le modalità per risolvere il problema, in larga misura, sono già tracciate in teoria, mancando solo l’espressione formale in un progetto, terra cioè dove una ONG come Pozos sin Fronteras più dovrebbe provare.
E il fatto è che il contatto con la controparte locale velocizza decisamente l’azione per lo sviluppo nelle aree più svantaggiate. Dalla loro esperienza si sa qual è il modo migliore per procedere nel rispetto delle usanze del territorio: l’uso dei materiali, l’ottimizzazione dei mezzi, la manodopera locale per la movimentazione dei macchinari … Tutto per che, una volta revocata l’opera di cooperazione, il mantenimento di questi beni è molto più sopportabile dalle persone fisiche del luogo. Pertanto, la scelta della controparte locale deve essere oculata, affidandosi a istituzioni che offrano garanzie, oltre in termini di onestà nella procedura -che si suppone-, nell’agilità nello svolgimento del azioni burocratiche necessarie e rapporti umani.